L’Albergo La Posta dista due minuti dal casello della autostrada uscita Arezzo ed è un ottima base di partenza per visitare i Castelli di Arezzo.
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La provincia di Arezzo è un territorio molto ricco di castelli medioevali. Vicino Bibbiena nella valle del fiume Archiano svetta il Castello di Gressa. Nel 1259 fu conquistato dai fiorentini subito dopo la battaglia di Campaldino per poi passar mano, negli anni a venire, ai vescovi aretini. La struttura di questo edificio si basa su una base poligonale irregolare circondata da una cinta muraria con una torre al centro su tre piani. Il materiale impiegato fu pietra arenaria e calcare.
Rimane soltanto qualche traccia ricoperta di vegetazione del castello di Fronzola vicino Poppi ma con una cappella ben conservata al suo interno. La distruzione del castello fu opera dei fiorentini nel 1440.
Bellissimo il Castello dei Conti Guidi a Poppi disegnato dalla famiglia di architetti Di Cambio. E’ una struttura che ha avuto nel corso dei secoli una accurata manutenzione e di conseguenza può vantare una eccellente salute muraria dove tra l’altro spicca, al suo interno, la biblioteca Rilliana ricca di centinaia di manoscritti medievali. Taddeo Gaddi, allievo di Giotto, dipinse gli affreschi della Cappella dei Conti Guidi.
A Monte San Savino si può ammirare il Castello di Gargonza, borgo agricolo fortificato toscano. In buono stato di conservazione conserva parti integre delle sue mura, la Porta duecentesca ed una chiesa Romanica del XIII secolo. Stupendo il suo campanile a vela e bifora. La sua posizione dominante la Val di Chiana dette al Castello di Gargonza un’importanza strategica negli scontri tra Guelfi e Ghibellini. Nel 1304 fu dimora di Dante Alighieri e nel 1307 subì un violento attacco da parte fiorentina. Nel 1600 fu definitivamente trasformato dai Marchesi Corsi in tenuta agricola.
Il territorio aretino vanta importanti torri longobarde. Citiamo le torri di Badia al Pino, Tegoleto e Le Poggiola.
A Civitella in Val di Chiana sorge una rocca militare longobarda risalente al VI° e VII° secolo. A forma ellittica con mura praticamente intatte anche se riporta ferite alla parte superiore della torre causate da bombardamenti della II° guerra mondiale. Fungeva da vedetta tra la Val di Chiana e la val d’Ambra.

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